É nelle esibizioni live che il gruppo dà il suo meglio. Infatti anche in questo periodo innumerevoli sono i concerti sia nei club del triveneto che in manifestazioni, tra i più importanti ricordiamo di nuovo il mitico Sonny Boy di San Fior, lo Stato di Naon di Roveredo in Piano e le tre date all’Arena di Lignano Sabbiadoro.
Come motoraduni ricordiamo quello dei Road Riders a Plaino e quello dei Teschiucci a Monte di Prato con tanto di foratura del furgone e cambio di ruota al volo.
A fine 1989, il gruppo decide di pubblicare la prima incisione. La cassetta dal titolo “The Blues And The Band” contiene otto brani classici blues registrati durante i concerti estivi .
La cassetta, a differenza di quello che accadeva in quel periodo, si caratterizzava per una confezione estremamente curata e non artigianale, confezionata professionalmente in custodia cellophanata.
Effettivamente questa musicassetta ha portato un’importante fortuna al gruppo ed è stata vendutissima (ci ricordiamo delle ben 21 musicassette vendute in pochi minuti sotto il palco del Sammardenchia Rock del 1990) in tutti i concerti nei due anni successivi fino e oltre alla pubblicazione di una seconda cassetta, questa volta registrata in studio, ma di questo ne racconteremo più avanti.
Da segnalare in questo periodo la partenza per il servizio militare di Dario e il conseguente ingresso nel gruppo del nuovo cantante e frontman Andrea Frappa, istrionico e coinvolgente vocalist. Andrea si unisce al gruppo per i successivi due anni nel più intenso periodo live della Iatitaia Blues Band fino a collezionare oltre 50 concerti l’anno.
Di Andrea ricordiamo la sua prima performance on-stage ad un affollatissimo motoraduno a Villanova di San Daniele dove, per la tensione e per l’emozione, tra un pezzo e l’altro rischiava di vomitare nel retropalco, ma la bravura e la passione ebbero la meglio.
Di questo periodo ci piace ricordare un paio di aneddoti capitati. Una sera, la IBB si esibisce al club Canottieri di Venezia. Accompagnati in motoscafo con tutta la strumentazione e amplificazione, suonano due ore, ma al momento di rientrare sulla terra ferma, non c’è traccia del motoscafo. Quindi con l’aiuto di parte del pubblico rimasto, con ognuno un pezzo di strumentazione in mano, di ponte in ponte si cerca di tornare al furgone. Ma ad ogni dosso qualcuno cambiava strada abbandonando il suo pezzo. All’ultimo ponte prima della terraferma, il gruppo si trova con tutta la strumentazione da caricare. Risultato il rientro a casa fu a mattinata inoltrata del giorno dopo.
Altro aneddoto riguarda Andrea che, infortunatosi ad una gamba, cantò al concerto all’Ugly Man di Treviso seduto con la gamba ingessata stesa su una sedia! Complimenti alla grinta!
